ZANZARE
Le zanzare appartengono all’ordine dei DITTERI, cioè a quel gruppo di insetti che ha le 2 ali posteriori (ricordiamo che gli insetti hanno 2 paia di ali) che si riducono a piccoli bastoncelli detti “bilancieri”.
I maschi di zanzara si nutrono di nettare e di altri fluidi vegetali: si riconoscono perché hanno le antenne “piumose”. Le femmine hanno invece bisogno di suggere il sangue dei mammiferi per poter portare a maturazione le uova e le loro antenne sono lisce.
Le femmine riconoscono la “preda” cui succhiare il sangue mediante recettori dell’anidride carbonica prodotta dalla respirazione degli animali e tramite dei rilevatori di acido lattico, prodotto dall’attività muscolare, che unitamente ad altre sostanze secrete dall’epidermide quali ammoniaca, acidi carbossilici e acetone, determinano l’odore della pelle. Questo bouquetdi odori permette alla zanzara di pungere … a colpo sicuro!
Anche l’alimentazione condiziona l’esposizione alle punture di questi insetti: l’assunzione di alcolici favorisce la produzione di anidride carbonica mentre la birra rappresenta un fattore di “attrazione” fatale: è sufficiente bere una birra per divenire il centro dell’attenzione di questi ditteri.
I ditteri ematofagi pungono la pelle dell’ospite mediante le mandibole e le mascelle che hanno forma di stiletto: mentre perforano l’epidermide secernono una saliva con azione anestetica ed anticoagulante che permette all’insetto di suggere il sangue liquido. Questa stessa saliva è la responsabile del prurito intenso che si scatena quando si esaurisce l’effetto anestetico.
Il problema degli insetti ematofagi non è ovviamente legato alla quantità di sangue succhiato, ma al fatto che con la saliva vengono iniettati parassiti, virus e batteri: la zanzara tigre trasmette i virus del ceppo arbovirus, tra cui la Chikungunya, la dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti prorie delle regioni tropicali e in numerose zone dell’Asia. Nelle nostre zone questi agenti patogeni sono assenti anche se la tropicalizzazione del clima ne favorisce lo spostamento verso le aree a clima temperato.
La malaria: In Italia ha imperversato a lungo la malaria: portato dalla zanzara Anofele, presente in Italia da sempre, questo plasmodio viene inoculato con la saliva dell’insetto all’atto del pungere. La malaria è una malattia che presente anche nei paesi sviluppati in quanto la sua presenza non è legata a particolari condizioni di disagio: il “serbatoio” sono le persone infette che non manifestano necessariamente i sintomi, e il veicolo di trasmissione è la zanzara anofele.
La malaria di solito viene contratta all’estero da turisti in viaggio in paesi tropicali: una volta tornati in Italia se vengono punti da una zanzara anofele questa diviene portatrice del plasmodio. Alcune parassitosi da plasmodio possono risultare letali (Plasmodium falciparum).
CICLO RIPRODUTTIVO
Le zanzare sono legata all’acqua per tutto lo stadio di sviluppo larvale, mentre le immagini sono libere di volare. Le uova vengono deposte in acqua: tipicamente si osservano delle “zattere” di uova
incollate insieme, di colore bruno nerastro, che galleggiano sull’acqua. Questa è la tipica modalità di deposizione delle comuni zanzare ( Culex pipiens ). Dalle uova escono le larve che si sviluppano nutrendosi di frammenti vegetali e protozoi. La larva ha una testa di grandi dimensioni nella quale si distinguono nettamente i grandi occhi composti. Si muove a scatti allontanandosi dalla superficie dell’acqua appena percepisce un movimento o una variazione di luce.
Le larve si sviluppano anche in acque con vari gradi di salinità e abbastanza pulite.
Articolo e immagini del biologo Marco Lerzio protetti da copyright.
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