BLATTE
Appartengono all’ordine dei Dictyopteri (insetti con ali a rete) con circa 400 specie in Italia.
Il capo delle blatte è fornito di mascelle fortemente dentate in funzione dell’alimentazione varia e differenziata. Visto dall’alto risulta coperto dal “pronoto”: in pratica il primo segmento dorsale del torace si allunga in avanti a proteggere la testa. Le antenne sono sottili e lunghe, con occhi molto sviluppati.
Le blatte hanno due paia di ali con le ali anteriori indurite e disposte a proteggere le sottostanti ali posteriori membranose e necessarie per il volo; in alcune specie, come la blatta comune, le femmine non volano e le ali posteriori sono ridotte.
Tutte le specie sono prive di ovopositore (che in altri insetti si presenta come un peduncolo allungato posteriormente in posizione mediana) ma presentano 2 corti cerci laterali. Le zampe sono sottili e lunghe e perfettamente adattate alla corsa.
La maggior parte delle blatte ha origine tropicale e sono state introdotte accidentalmente nel nostro paese con il trasporto delle merci. Si tratta di insetti onnivori con preferenza per gli animali morti, ma poiché sono in grado di nutrirsi di qualsiasi genere alimentare o comunque di origine naturale la sopravvivenza degli individui è sicura: infatti al giorno d’oggi le specie più comuni quali Blatta orientalis, Periplaneta americana eBlattella germanica (che non proviene dalla Germania) sono praticamente ubiquitarie proprio perché diffuse dall’uomo attraverso il commercio.
Le blatte sono creature notturne che durante il giorno rimangono nascoste nei pertugi del muro, negli scatoloni o tra gli abiti. Questa loro abitudine rende difficile osservarli, anche perché hanno la tendenza a muoversi lungo le pareti e fuggono molto velocemente in presenza di luce.
Ne consegue che sovente quando l’uomo si accorge della presenza degli “scarafaggi” questi si sono già abbondantemente moltiplicati. A questo punto gli interventi di sanificazione degli ambienti diventano difficili e non sempre risolutori a meno di affidarsi a ditte specializzate.
Gli scarafaggi infatti sono portatori di molteplici agenti patogeni senza che vi sia una correlazione “specie-specifica”: ovvero non ci sono specie di blatte che portano un solo tipo di germe ma piuttosto una notevole quantità di ceppi pericolosi per l’uomo.
Le blatte originarie dell’Europa sono molto piccole e solitamente non entrano nelle abitazioni ma rimangono nella vegetazione di cui preferibilmente si nutrono.
Le femmine non abbandonano le uova nell’ambiente ma le trattengono all’interno di una teca rigida protettiva detta “ooteca” di colore marrone scuro che si vede sporgere dall’addome dell’insetto e dalla quale escono le larve.
Alla schiusa fuoriescono delle larve simili a piccoli bruchi in numero che varia da 12 a 50 per ooteca. Subito dopo il “bruco” si sbarazza della sua pelle provvisoria per fuoriuscirne sotto forma di una piccolissima blatta identica all’adulto.
Rapporto con l’uomo
In generale le blatte, proprio in virtù delle proprie abitudini alimentari, non interferiscono in modo diretto con l’attività umana. Essendo però una specie commensale dell’uomo (in pratica sfrutta l’abitudine dell’uomo di accumulare le derrate alimentari) e essendo insetti portatori di svariati agenti patogeni, i danni possono divenire rilevanti.
I danni diretti alle derrate alimentari sono molto limitati anche in condizione di colonie fortemente sviluppate; come detto in precedenza però le abitudini di vita di questi insetti sono fonte di danni enormi per le attività commerciali: data l’abitudine delle blatte di muoversi in ambienti chiusi e poco frequentati quali fogne e discariche, la presenza di questi animali in ambienti antropizzati è sinonimo di malattie ed infezioni dovute al fatto che i batteri sono trasportati direttamente dal corpo dell’animale e rilasciati su cibo, superfici e abiti.
Le blatte hanno anche l’abitudine di rigurgitare parte del cibo ingerito direttamente sulle derrate alimentari che le hanno attratte (da cui l’odore ripugnante che ne individua la presenza), senza contare che mentre si nutrono defecano per cui anche un basso grado di infestazione rende inservibile grosse quantità di derrate alimentari.
Anche se le specie che trasmettono agenti patogeni sono solo una decina (e non comprendono quelle di campagna) pur tuttavia le blatte sono causa della trasmissione di malattie gravi nella popolazione umana essendo portatori di virus, batteri, cestodi, protozoi, nematodi che causano salmonellosi, dissenteria, epatite A, poliomielite, tifo, colera, alcuni ceppi di peste, listeriosi oltre a diffondere Escherichia coli, Stafilococco aureo e vari ceppi di Streptococco.
Articolo e immagini del biologo Marco Lerzio protetti da copyright.
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