ZECCHE
Le zecche, contrariamente al pensiero comune, non sono insetti ma aracnidi appartenenti all’ordine degli Ixodidi: per capirci, appartengono alla classe dei ragni e degli acari.
Si tratta di animali parassiti della cute ed entrambi i sessi si nutrono di sangue.
Ciclo biologico
Lo sviluppo della zecca consta di 4 fasi: dall’uovo fuoriesce una larva che si trasforma in ninfa per poi dare origine all’adulto. Ogni stadio della crescita prevede l’assunzione di sangue. Le femmine adulte inoltre devono nutrirsi di sangue per poter portare a maturazione le uova. In tutti i suoi stadi la zecca presenta il medesimo aspetto: quelle che variano sono le dimensioni che nella larva sono di circa mezzo millimetro mentre la femmina adulta raggiunge il centimetro di lunghezza una volta consumato il pasto per poi dare origine all’adulto. Ogni stadio della crescita prevede l’assunzione di sangue. Le femmine adulte inoltre devono nutrirsi di sangue per poter portare a maturazione le uova. In tutti i suoi stadi la zecca presenta il medesimo aspetto: quelle che variano sono le dimensioni che nella larva sono di circa mezzo millimetro mentre la femmina adulta raggiunge il centimetro di lunghezza una volta consumato il pasto.
Le larve, raccolte dagli animali al passaggio tra le piante, permangono sul primo ospite 2 o 3 giorni alimentandosi. Poi si lasciano cadere nella vegetazione dove si trasformano in ninfe e attendono il passaggio del secondo ospite sul quale permangono e si nutrono per meno di 5 giorni. Dopo essersi sfamate si lasciano nuovamente cadere nella vegetazione sulla quale si arrampicano in attesa dell’ospite finale. Infine, dopo essersi nutrite per 7-9 giorni, periodo durante il quale nello stesso punto si nutrono una femmina e più maschi ed avviene l’accoppiamento, le femmine abbandonano l’ospite e depongono le uova nell’erba.
Le zecche non volano e non saltano: semplicemente si muovono camminando tra gli steli d’erba e tra i peli degli animali. Sovente le femmine si arrampicano sui rami degli alberi e si lasciano cadere dall’alto sulle loro vittime che sono individuate attraverso l’emissione di anidride carbonica e tramite il calore del corpo.
Una volta insediatesi sull’ospite conficcano il rostro (apparato boccale modificato atto a pungere la cute) nella pelle: poiché la saliva presenta sostanze anestetiche, il morso è indolore. Per questo motivo è bene disinfestare il giardino o la casa qualora si trovino delle zecche sui propri animali da compagnia.
Man mano che la zecca si nutre il rostro penetra sempre più in profondità nella cute. Quindi per estrarre il parassita si devono usare delle pinzette a punta prendendo la zecca il più vicino possibile alla pelle ed imprimendo una leggera rotazione.
Epidemiologia
Le zecche sono vettori di virus, batteri e funghi i quali causano importanti patologie che vengono trasmesse agli animali: la malattia di Lyme, la tularemia, la febbre Q, le febbri bottonose, la babesiosi, l’encefalite virale, la rickettsiosi (trasmessa dalle zecche dei cani), la meningoencefalite da zecche, l’ehrilichiosi.
Queste malattie sono curabili e guaribile nei soggetti sani, ma in anziani e bambini possono essere pericolose per la vita del paziente.
Importante è la rapidità di individuazione e di rimozione del parassita perché la probabilità di contrarre una malattia è proporzionale al tempo che la zecca ha a disposizione per inoculare eventuali patogeni nel sangue dell’ospite.
E’ fondamentale non utilizzare alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio, grasso; non fare uso di oggetti caldi o fiamme perché se la zecca soffre c’è il rischio che rigurgiti il sangue ingerito il quale può facilmente risultare infetto.
Articolo, immagini e foto del biologo Marco Lerzio protetti da copyright.
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